Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 13, 2012

PALAZZO CHIGI SIBILLINO SULLA PATRIMONIALE

di Giacomo Stucchi

Le dichiarazioni con le quali il premier ha ammesso di aver pensato ad introdurre una tassazione patrimoniale già un anno fa, e di non averlo poi fatto soprattutto per mancanza di informazioni sulla proprietà dei beni, non hanno sorpreso ma hanno lasciato molta perplessità. In particolare perché non si capisce se l'eventualità di una patrimoniale sia stata del tutto accantonata o se invece oggi, a distanza di un anno dall'insediamento del governo dei Professori, o nel prossimo futuro, possano ricorrere le condizioni per una sua adozione. Non sembra del resto sufficiente a fare chiarezza la nota ufficiale di Palazzo Chigi che ha smentito qualsiasi annuncio di patrimoniale, data "la mancanza - si precisa nella nota - di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all'estero. Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l'approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile". Una dichiarazione sibillina, con la quale, dopo aver ricordato decisioni governative che i contribuenti molto difficilmente potranno mai dimenticare, non viene però escluso a priori che il governo possa adoperarsi per creare quelle condizioni tecniche finalizzate all'introduzione di una tassazione generalizzata del patrimonio. Se così fosse le forze politiche che guardano ad un Monti-bis avrebbero un bel pò di cose da spiegare ai loro elettori! Del resto, come fidarsi di questo governo? Dalla riforma delle pensioni all'introduzione dell'Imu, infatti, la chiarezza e la trasparenza non sono certo state le caratteristiche migliori della sua azione. Segno evidente che un conto è fare i professori, altra cosa è invece governare e trovare soluzioni efficaci ai problemi della gente. Ma il punto è che se mai nuove forme di patrimoniale dovessero essere introdotte, dopo gli interventi vessatori che lo stesso governo ha riconosciuto di avere già adottato, allora il premier sarebbe clamorosamente smentito. Tutti ricordiamo infatti il suo ottimismo quando nei mesi scorsi, parlando della ripresa economica, aveva detto di intravedere la "luce dopo il tunnel". Una previsione che invece, tanto allora quanto oggi, stride fortemente con le difficilissime condizioni economiche nella quali si trovano la maggior parte dei cittadini. Soprattutto al nord, dove più si piangono le deleterie conseguenze della politica romana, che toglie alle aree più produttive per elargire assistenzialismo.