LE TATTICHE DELLA 'STRANA MAGGIORANZA' PER RESTARE INCOLLATI ALLE POLTRONE
di Giacomo Stucchi
Il capogruppo del Pdl alla Camera dei Deputati
Fabrizio Cicchitto in un'intervista ha detto che "andare ad elezioni anticipate
segnerebbe il fallimento dei partiti che sostengono il governo". Si tratta di
un'affermazione lapalissiana rispetto alla quale non si può proprio fare a meno
di replicare a Cicchitto, così come a qualsiasi altro dirigente o militante del
Pdl che facesse la medesima riflessione, che il fallimento di Monti, a
prescindere dal fatto che si vada o meno ad elezioni anticipate, è già nei
fatti! L'attendismo della 'strana maggioranza' che appoggia il governo denota
inoltre molta tattica politica e poca sostanza, proprio in un momento in cui i
mercati, ma anche la situazione interna del Paese, richiederebbero invece meno
tatticismi e molta più concretezza. Certificato come meglio non potrebbe essere,
sia da fattori interni che da quelli internazionali, il fallimento dell'azione
di governo dei Professori non ha attenuanti che possano limitarne le
responsabilità. Un governo, infatti, insediatosi grazie ad una manovra di
Palazzo con l'obiettivo dichiarato di calmierare lo spread, e le speculazioni
finanziarie sul nostro debito pubblico sui mercati internazionali, oltre a non
essere riuscito nell'intento ha, se possibile, peggiorato le cose. Ad aggravare
la situazione interna ci stanno oggi le conseguenze della politica economica e
sociale del Governo in carica che, aumentando la pressione fiscale ma anche il
disagio sociale di centinaia di migliaia di famiglie, ha innescato una
recessione economica senza precedenti nella storia recente. Come venirne fuori?
Mentre le forze politiche che appoggiano il premier continuano a fare melina
sulla riforma della legge elettorale, che invece se approvata subito spianerebbe
la strada ad elezioni anticipate, noi del Carroccio siamo già andati alla
sostanza delle cose avanzando una nostra riforma del sistema di voto in grado di
garantire governabilità e rappresentatività. Ma si tratta delle stesse cose che
vogliono i partiti che attualmente appoggiano Monti? Ne dubitiamo fortemente. La
sensazione infatti è che la 'strana maggioranza' miri soltanto ad una legge
elettorale che non obblighi in alcun modo a dichiarare anzitempo le eventuali
alleanze con le quali presentarsi al corpo elettorale. Ovvero, far finta di
accapigliarsi in campagna elettorale, magari facendo a gara a chi rinnega di più
i provvedimenti varati dal governo Monti, per poi, se la situazione lo
richiedesse e pur di restare incollati a comode poltrone di potere,
ricompattarsi senza colpo ferire.
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