Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 05, 2011

QUANDO L'INFORMAZIONE E' GIA' "CONFEZIONATA"

di Giacomo Stucchi


A sentire certe trasmissioni in televisione si ha l’impressione che siano “confezionate” non tanto per offrire ai telespettatori una informazione vera, scevra da preconcetti e falsità nei confronti di questo o di quel partito, ma delle posizioni precostituite. Lo scopo quindi non è quello di informare, attenendosi al racconto di fatti e circostanze verificate sul campo, ma di offrire al telespettatore una tesi già organizzata e accompagnarlo poi per mano alle conclusioni da trarre. Non stiamo facendo un processo all’informazione in tv, ce ne guarderemmo bene e sappiamo che in ogni categoria (compresa quella dei giornalisti!) c’è chi fa bene il proprio mestiere e chi no, ma ci riferiamo ad una trasmissione in particolare, Exit su La7, condotta da Ilaria D’Amico. Non è la prima volta che la cortese signora si occupa del Carroccio. E in tutte le volte che lo ha fatto ha sempre cercato di “dimostrare” delle tesi precostituite a tavolino che però, per sfortuna sua e della redazione, non hanno mai avuto attinenza con la realtà. L’ultima occasione si è presentata nella trasmissione di mercoledì sera, durante la quale la signora D’Amico ha posto l’accento su un presunto dissenso nella base della Lega Nord solo perché, durante un comizio di Bossi, un cittadino ha interrotto il Segretario federale con un’esortazione che, tra l’altro, riguardava il premier. Ne parliamo sia perché eravamo presenti al comizio, sia perché riteniamo poco costruttivo spacciare per notizie cose che nella realtà non esistono. Bossi da sempre fa comizi ovunque in Padania e non va soltanto dove sa di trovare terreno fertile, e cioè tra i militanti della Lega o alle assise del movimento, ma si presenta ovunque ci siano malumori, problemi da affrontare e sui quali discutere. E’ sempre stato così. Del resto la credibilità della Lega, e quindi del suo massimo rappresentante, si è sempre misurata sulla capacità di ascoltare la gente, prima, e poi di prendere delle decisioni per venire incontro alle loro richieste. Da noi non c’è spazio né tempo per parlare di chiacchiere. Ecco perché arrivare alla conclusione che nella base della Lega ci siano delle contestazioni a Bossi, solo perché un militante ha fatto una battuta durante un comizio, è pura follia e non denota certo né onestà intellettuale ne, tanto meno, professionale. Questo non significa che nel Carroccio, così come in tutti i partiti democratici, non si discuta. Anzi, è esattamente il contrario! Discutiamo sul territorio con la gente in ogni momento e certo non incontriamo militanti e cittadini soltanto in prossimità degli appuntamenti elettorali. Ma si tratta, appunto, di incontri e di discussioni. Che oltre tutto non avvengono solo con chi vota Lega Nord, ma con tutti i cittadini che hanno voglia di confrontarsi