Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, aprile 09, 2008

Promemoria per gli indecisi

di Giacomo Stucchi

Ogni elettore, ancora indeciso, impieghi almeno un paio di minuti del suo tempo per riflettere sui fatti politici accaduti negli ultimi due anni. Dall’aprile del 2006, con il ritorno di Romano Prodi a Palazzo Chigi, sino ad oggi, con gli ultimi giorni di campagna elettorale ancora in corso, l’elettore pensi a questo periodo e si chieda se vive meglio adesso, dopo quasi due anni di centrosinistra al Governo, o se stava meglio prima. Il bilancio non può che essere negativo. La ragione principale è che a Prodi e compagni sono bastati pochi mesi di Governo per mettere le mani nelle nostre tasche, aumentando il livello della pressione fiscale oltre ogni ragionevole misura. Non è andata meglio alle imprese, che sono state messe in ginocchio perché lasciate senza nessuna protezione nei confronti di mercati aggressivi e senza regole, come quello cinese e indiano. Sul fronte della sicurezza, poi, in pochi mesi il Governo Prodi ha spalancato le porte di casa nostra a centinaia di migliaia di extracomunitari che, privi di un lavoro regolare, hanno potuto fare delle nostre città terra di conquista. Pochi mesi sono stati sufficienti a rendere anche più povere moltissime famiglie che oggi sono oppresse dal caro vita e, in moltissimi casi, amaramente pentite di aver acquistato la loro prima casa, sottoscrivendo un mutuo a tasso variabile la cui rata, dopo le impennate dei tassi degli ultimi tempi, è diventata pesantissima. Ebbene, se questo è il rendiconto della sinistra al Governo, la conseguenza logica non può che essere una sola: cambiare radicalmente pagina. Per impedire che questo accada, il candidato premier del Partito democratico, ancora in queste ore, gioca però le sue ultime disperate carte. Lancia allarmi, spedisce patetiche lettere, fa appelli insensati, cercando di incantare quei pochi che ancora lo stanno ad ascoltare. E nel frattempo, però, non fa nulla per rimuovere dal suo posto il presidente Bassolino, la cui permanenza a governatore della Campania costituisce uno scandalo senza precedenti. Ma il tempo dei giochetti sta per scadere e con esso tutte le residue speranze per la classe dirigente del Pd di restare ancorata alle proprie poltrone. Questa volta la grande illusione, l’effetto speciale, la magia di trasformare il rospo in principe azzurro, non è riuscita. La gente ha capito che questi del Pd, sono gli stessi del Pci, e poi del Pds, e poi dei Ds. Sono sempre loro, che vanno e che vengono, sempre gli stessi nomi e le medesime facce. Usano persino le stesse tecniche che sempre, nella storia, hanno accompagnato tutte le campagne elettorali dei partiti comunisti: la menzogna, la disinformazione, la propaganda. Ma sono più pericolosi, perché almeno i comunisti, se li conosci, li puoi evitare. Quelli del Pd, invece, potrebbero confonderti. Dicono che sono per il liberalismo, ma poi ti sommergono di norme e codicilli; parlano di riforme, ma poi non cambiano nulla e continuano a litigare tra loro, al solo scopo di non mollare il loro posto; esaltano la democrazia, ma poi restano attaccati alle poltrone nonostante le loro gravi responsabilità. Un motivo in più, quindi, per non avere più dubbi e mandarli a casa il più presto possibile scegliendo Lega Nord.