Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

domenica, maggio 31, 2009

MORENGO: INCONTRO PUBBLICO




ROMANO DI LOMBARDIA: INCONTRO PUBBLICO







MARTINENGO: INCONTRO PUBBLICO











sabato, maggio 30, 2009

PONTIDA - RIEVOCAZIONE STORICA DEL "GIURAMENTO DELLA CONCORDIA"







BRIGNANO GERA D'ADDA - INAUGURAZIONE DELLA CASA OSPITALE "ARESI"







venerdì, maggio 29, 2009

MORNICO AL SERIO: INCONTRO PUBBLICO











giovedì, maggio 28, 2009

SI ALLE RIFORME CONDIVISE, MA CON QUALE SINISTRA?

di Giacomo Stucchi

Era chiaro che a forza di entrare a gamba tesa nella sfera privata del premier, prima o poi, Franceschini l’avrebbe sparata grossa e così è stato. In questa campagna elettorale, condotta dall’opposizione più sull’onda della disperazione (per i prevedibili risultati disastrosi) che non della ragione, cosa c’entra tirare in ballo la capacità educativa di Silvio Berlusconi ? “Non è chiaro dove esattamente Franceschini – scrive in un editoriale sul Corsera Pierluigi Battista – abbia culturalmente attinto a una visione così totalitaria della politica che si arroga violentemente il diritto di giudicare la “correttezza” di un modello pedagogico e familiare. Ma è chiaro, molto chiaro che Franceschini deve fermarsi qui”. Come non condividere? Lo farebbe qualsiasi persona di buon senso. Ma, al di là del caso in questione, non si può non constatare come la sinistra e i suoi esponenti siano avvezzi a questo tipo di propaganda elettorale. Non è cioè la prima volta che tirano in ballo argomenti strampalati e stravaganti, che nulla hanno a che fare con le reali questioni sul tappeto, che sono poi quelle che interessano davvero i cittadini. Per la verità avevamo sperato che dopo la campagna elettorale per le Politiche del 2008, quella condotta da “l’Obamadenoantri” Walter Veltroni, si fosse già assistito al peggio che la sinistra poteva dare di sé e invece abbiamo dovuto ricrederci:il peggio doveva ancora arrivare con il nuovo segretario del Pd. Il quale la sera prima, nel salotto televisivo di “Porta a porta”, dichiarava solennemente di non voler entrare nella sfera privata del premier, ma invece il giorno dopo tra le bancarelle di un mercato di Albenga se ne è uscito con la battutaccia:”Affidereste i vostri bambini a Berlusconi?”. Logica e legittima la reazione dei figli del premier (cosa avrebbero dovuto fare se non quello che hanno fatto!), penoso invece l’imbarazzo dei dirigenti del Pd che avrebbero dovuto smentire il loro segretario un minuto dopo. Forse ormai sono tutti rassegnati e non aspettano altro che il risultato del prossimo 7 giugno per scrivere la parola fine ad un’esperienza che si è rivelata peggiore del male che avrebbe dovuto alleviare. La verità è che, al di là delle offese ai figli di Berlusconi (i quali peraltro sapranno di certo come e in quali sedi difendersi), siamo fortemente preoccupati sul piano squisitamente politico. Da più parti infatti si fa giustamente riferimento all’opportunità di un percorso condiviso per realizzare quelle riforme delle quali l’Italia ha disperatamente bisogno. Figurarsi se un movimento, come quello del Carroccio, che ha fatto del dialogo l’arma vincente per portare a casa il federalismo fiscale, non condivide in pieno questa linea, ma il punto è: con quale interlocutore? Finita la campagna elettorale, che si porterà inevitabilmente dietro i suoi strascichi di veleni e rancori, con chi si dovrà interloquire nell’opposizione, affinché si possa portare avanti un processo riformatore condiviso? Parleremo con un Franceschini ancora ossessionato dalle vicende familiari del premier, più di quanto non lo sia per le sorti di lavoratori e cassintegrati, oppure dovremo aver a che fare con un Di Pietro, che prima ha raccolto le firme per il referendum e poi, avendone capito le possibili negative conseguenze per la democrazia in caso di vittoria dei sì, ha clamorosamente fatto marcia indietro?

CASALMORO: INCONTRO PUBBLICO






ASOLA: INCONTRO PUBBLICO







mercoledì, maggio 27, 2009

ALZANO LOMBARDO: INCONTRO PUBBLICO CON BOSSI















martedì, maggio 26, 2009

SENTENZE E VELINE, TUTTA QUI LA POLITICA DELLA SINISTRA

di Giacomo Stucchi

Giro in lungo e in largo il territorio della Bergamasca, non solo in campagna elettorale, e mi accorgo sempre di più quanto la gente comune, alla quale della “portineria d’alto bordo” (come la definisce Feltri in un suo editoriale) non importa niente, sia distante dal gossip che in questi giorni imperversa su carta stampata e televisione. A poco meno di due settimane dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo, ma soprattutto da quello per le Amministrative che si terranno in migliaia di Comuni e in molte Province di tutta Italia, il dibattito politico non è sulla qualità della vita delle persone e su come le forze politiche intendano eventualmente migliorarla, ma sulle presunte frequentazioni galanti del premier o sulle sentenze che lo riguardano, ma che vengono pubblicate con sospetta puntualità “elettorale”! I conseguenti strascichi del pettegolezzo sul menage coniugale della coppia Lario-Berlusconi sono poi al centro dell’attenzione di molti illustri osservatori che, come sempre accade in questi casi, non mancano di schierarsi per l’una o per l’altra parte. Con tutto il rispetto per le persone chiamate in causa, tutto ciò è un po’ deprimente. La politica è altra cosa! Ma l’opposizione non sembra capirlo e ci mette pure del suo per aggravare la situazione. Basti pensare, per esempio, alle ultime dichiarazioni del segretario del Pd per il quale “tutti chiedono fatti dopo le parole e le promesse, ma purtroppo il presidente del Consiglio e' molto impegnato nella campagna elettorale e nelle sue vicende personali”. Niente da fare, Franceschini non resiste alla tentazione di fare riferimento alla vita personale del Cavaliere e, infischiandosene delle istanze della categorie che dovrebbe rappresentare (classe operaia e lavoratori in primo luogo), omette clamorosamente di dire cosa vuole fare il suo partito per i cittadini. Forse anche per questo sono sempre di più gli elettori di sinistra che, delusi dall’atteggiamento di una classe dirigente troppo impegnata a “creare una società multietnica”, votano per la Lega Nord che da sempre li rappresenta davvero cercando di risolvere i problemi di tutti i giorni. Di fronte ai temi della sicurezza, o all’applicazione di un federalismo fiscale che permetta di lasciare sul territorio le risorse (anziché dirottarle al centralismo romano) per destinarle al miglioramento dei servizi nei nostri Comuni, non c’è alcun dubbio da che parte stiano operai, lavoratori e cassintegrati. Solo il Carroccio, infatti, li può rappresentare a pieno titolo perché solo il nostro movimento va avanti coi fatti e non con le parole. Delle quali, invece, è intrisa la mozione di sfiducia al premier presentata in Parlamento da un altro esponente dell’opposizione, l’ex pm Antonio Di Pietro. L’ex ministro però, a differenza del suo ex alleato Franceschini, più che l’attacco sul fronte del pettegolezzo predilige quello sul versante giudiziario, naturalmente a lui più congeniale. Ma, si tratti di veline o di sentenze, la musica non cambia: si attacca a testa bassa il presidente del Consiglio, ma non si porta avanti uno straccio di proposta sulle cose da fare in concreto.

STEZZANO: INCONTRO PUBBLICO






































lunedì, maggio 25, 2009

DALMINE: COMIZIO DI UMBERTO BOSSI PER CLAUDIA TERZI SINDACO
















domenica, maggio 24, 2009

PALADINA: CONVEGNO SUL FEDERALISMO & INAUGURAZIONE EMILE CHANOUX





















AMBIVERE: INAUGURAZIONE RESTAURO CONSERVATORIO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CASTELLO











VERDELLO: GAZEBO IN PIAZZA MONSIGNOR GRASSI